In cortile con Agnese

In cortile con Agnese

Di ragazze in gamba come Agnese non se ne incontrano spesso: 16 anni trascorsi fra l’affetto della famiglia e un gran numero di attività, dallo sport alla cucina, dalla musica al canto al teatro, alle lingue straniere. Oggi scopriamo una ragazza solare, ironica, coraggiosa e sempre aperta a lanciarsi in qualche nuova avventura.

L’avventura con All Inclusive Sport è iniziata nel 2019 per motivi anagrafici: con il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, molti gruppi sportivi diventano fortemente competitivi e chi non riesce a stare al loro passo abbandona la propria amata disciplina. Agnese ha rinunciato alla pallavolo ma, grazie ad All Inclusive Sport, ha iniziato a pattinare nel G. S. Budriese con Ludovica, la sua nuova tutor. Poi la pandemia ha fatto chiudere gli impianti sportivi.

“Questa esperienza è molto importante per Agnese” ci racconta la madre “non solo dal punto di vista sportivo, perché le permette di sperimentarsi in discipline che altrimenti non avrebbe più potuto praticare, ma anche perché l’amicizia con Ludovica è cresciuta in questi mesi e ha portato grandi benefici in termini di autostima e autonomia. Sapere che Ludovica la verrà a trovare tutti i giovedì è già di per sé motivo di grande gioia: poi insieme giocano a basket, a calcio, a pallavolo, ballano, pattinano. Avere come punto di riferimento una ragazza di pochi anni più grande, che si dedica completamente a lei, ha un grande valore, soprattutto in questo momento storico difficile”.

Cosa manca dunque? “Solo una cosa: mancano le società sportive disponibili ad accogliere ragazze della scuola secondaria che non abbiano velleità di diventare campionesse. Più sale l’età, più le opportunità per loro si riducono”.

È vero. Il problema non colpisce solo chi come Agnese ha una disabilità, ma interessa una enorme fetta di adolescenti che, invece, nello sport potrebbero trovare un luogo sano dove trascorrere il pomeriggio insieme ai propri amici e coetanei, lontano dagli schermi dei devices, positivamente impegnati in qualcosa di benefico per il loro corpo, la loro salute e il loro spirito. Il loro futuro.

In All Inclusive sport ogni storia ha la sua trama, ma c’è un filo rosso che accomuna tutte le interviste che stiamo raccogliendo: accendi il microfono pensando di parlare di disabilità, invece stai parlando di comunità e di tutti quelli/e che la abitano.